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Mottola, suggestiva e affascinante cittadina da scoprire, si erge a 387 metri sul livello del mare, da cui si può ammirare l'intero golfo di Taranto, sino a scorgere i monti della Basilicata e della Calabria ed è proprio la sua strategica posizione geografica che è anche conosciuta come Spia dello Jonio. La città vanta un eccezionale patrimonio storico, architettonico ed artistico con insediamenti rupestri d'età medievale che costellano il territorio rurale: le "Grotte di Dio" scavate nei valloni tufacei e nelle gravine; di particolare pregio per la quantità di affreschi è la cripta di S. Nicola. Altrettanto interessante è l'aspetto ambientale del territorio di Mottola, zona carsica, rotta da improvvise fratture, le gravine, attraversate da fiumi sotterranei che si aprono la via verso lo Jonio scavando i grandi canyon di Petruscio, Capo Gavito, Forcella e San Biagio. La zona a Nord della città invece lascia spazio alla lussureggiante macchia mediterranea, dove chi ama la natura, può addentrarsi nei più spettacolari boschi di querce della provincia tarantina.
I RITI DELLA SETTIMANA SANTA
Quelli che si svolgono Mottola sono tra i più conosciuti e interessanti della provincia ionica, sia per gli accenti di genuina religiosità, sia per il ricco corredo statuario che sfila nelle due processioni dei "Misteri": la sera del Venerdì Santo e la mattina del Sabato Santo. Tra i riti e le tradizioni della Settimana Santa, non poteva mancare la rivisitazione in costume della Passione Vivente, organizzata dalla Confraternita del Carmine. Si svolge la sera della domenica delle Palme presso il Santuario della Madonna del Carmine (Madonn'abbasc), un luogo molto suggestivo che permette un forte raccoglimento e spinge la gente alla preghiera.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA
CHITARRRA
Il Festival Internazionale della Chitarra è uno degli appuntamenti fissi dell'estate mottolese. La manifestazione si apre con Serenate un percorso itinerante con concerti di chitarra o ensemble con chitarra, jazz, new age, rock, country, musica classica, flamenco e fusion. La disposizione naturale del centro storico medioevale "Schiavonia", le sue piazzette, gli spazi ricavati dalla disposizione delle case hanno dato al Festival un contenitore ideale per la realizzazione delle serenate. Attraverso una festa patronale che coniuga fede e spettacolo, Mottola ogni anno festeggia, nel mese di Dicembre, San Tommaso Becket. Il momento clou dei festeggiamenti cade di solito il 29 Dicembre. Per gli spettatori un viaggio nel Medioevo sino al suo martirio, dopo la conversione religiosa. L'iniziativa è a cura dell'associazione “Gli Araldi di San Tommaso Becket” che porta avanti un’opera di divulgazione storico-religiosa sulla figura del Santo Patrono. Festa di San Giuseppe il 19 Marzo: nei quartieri si effettua il tradizionale falò con la degustazione dei prodotti tipici. Fiera di merci varie il 5 Giugno. Festa di San Antonio il 13 Giugno: festeggiamenti religiosi e civili a cura dell’omonima confraternita. Festa della Madonna del Carmelo il 16 Luglio. Festa dei S.S. Medici Cosma e Damiano il 26 Settembre. Festa della Madonna del Rosario il 13 Ottobre.
La cucina mottolese annovera piatti semplici, variegati e "fricidd" gustosi, in grado di esaltare i prodotti che la campagna sa offrire e di soddisfare i palati più esigenti. Tipici primi Piatt-i sono: orecchiette e "fricidd" al sugo o con le rape, cavatelli con ceci o fagioli o con sugo di pomodoro e cacioricotta, fave e foglie, fave "spuzzitate", minestra del pezzente, cardoncelli al forno e la "ncapriata". Nella cucina locale dominano anche importanti secondi di carne, cotta soprattutto al fornello; braciole, "Capuzza" e "gnjumeriedde" (frattaglie di capretto o agnello ridotte a strisce, condite con prezzemolo e aglio raccolte a gomitoletti con budelline e cotte alla brace). Non mancano piaffi e timballi che vengono preparati con cura in casa per le festività pasquali e natalizie: "callarel" (bollito di agnello e verdure miste di campagne), "marro" (rotolo di interiora di agnello), "p'ddich chien" (focaccia con ripieno di cipolla, olive nere e filetti di acciughe). Dolci tipici locali sono invece i torroncini, le "scartagghiet" (canestrelli di pasta frolla fritti con miele), le "pett'l" (polpette di pasta semplicemente "purcidd" lievitata, fritte e inzuppate nel vin cot-to, i "purcidd" (gnocchetti di pasta frolla) e i golosissimi taralli "nglppet" (ricoperti da zucchero) del periodo pasquale.
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