cenni storici

Castellaneta sorge sopra un ciglio che emerge da una delle più profonde gravine delle Murge, a 245 metri sul livello del mare, con un'estensione territoriale di circa kmq. 240. E’ situata nel cuore dell'area che costituisce il Parco Regionale delle Gravine. Circondata per due terzi da un'oasi protetta di oltre 400 ettari, è composta da un nucleo cittadino, una frazione marittima, Castellaneta Marina, e diverse frazioni rurali. Le origini di Castellaneta risalgono al X secolo.  Città Regia nel 1200, è testimone delle alterne vicende per la contesa del Regno di Napoli tra spagnoli e francesi. Seguì un periodo di dominazione fiamminga ed un lungo periodo di decadenza in mano a diversi feudatari.  Il nucleo più antico dell'abitato è arroccato sul colle Archinto, circondato dalla Gravina. 

itinerario turistico

Nelle campagne di Castellaneta sono oggi presenti circa cento masserie storiche, alcune delle quali fortificate. Ma sono le gravine a rendere ancor più suggestivo il paesaggio con i numerosi insediamenti rupestri risalenti a diversi periodi storici. Il nucleo più antico dell'abitato è arroccato sul colle Archinto, circondato dalla Gravina. Il centro storico conserva oggi, oltre alle mura, la struttura urbanistica settecentesca. Ha impianto medievale con vicoli e stradine molto strette anche se i tesori di maggior pregio architettonico sono del periodo Barocco. Nel borgo antico sono presenti numerosi Palazzi Signorili, sintomo dell’avvicendarsi di feudatari. e numerose chiese a testimonianza della grande importanza come centro religioso, da secoli sede della Diocesi (Sede Vescovile dal lontano anno 1099). Attraverso la visita turistica si possono ammirare interessanti temi artistici e monumentali tra i quali spicca La Cattedrale intitolata a Santa Maria Assunta e probabilmente prima a San Nicola che costituisce una delle più significative testimonianze della storia dell'arte e della spiritualità.

castellaneta marina

Immersa nel Bosco Pineto, Castellaneta Marina è una località balneare tra le più apprezzate del golfo, grazie ai fondali trasparenti e bassi, i numerosi servizi e le ospitali strutture ricettive. Nata negli anni Sessanta, la graziosa località si sviluppa tra viale dei Pini e lungomare degli Eroi, raccolta intorno a piazza Selene e piazza Kennedy, popolato ritrovo notturno. Intorno alla costa, la vegetazione si fa lussureggiante e, tra cespugli aromatici e muretti a secco, si ritrovano le sinuosità delle dune fossili ed il bosco costiero formato da una pineta di pini d’Aleppo. Di grande interesse naturalistico è la foce del fiume Lato. Nei pressi si erge la Torre Lato, vedetta costiera del XVI secolo, punto di osservazione e difesa dalle incursioni saracene. Il litorale è dotato di parchi divertimenti, discoteche, centri commerciali, campi da golf, maneggi, hotel e ristoranti, per rendere ancor più gradevole il soggiorno sulle spiagge di sabbia finissima, premiate con la Bandiera Blu.

rodolfo valentino

Rodolfo Pietro Filiberto Raffaello Guglielmi, in arte Valentino, nacque il 6 maggio 1895 a Castellaneta. A 17 anni si trasferì a Parigi; quindi nel dicembre 1913 si imbarcò per l’America, dove si distinse come ballerino al Maxim’s Atlantic; qui incontrò Norman Kerry che lo convinse ad andare ad Hollywood nel 1915. La trafila nel cinema fu dura: prima fece la comparsa, l’ubriaco, il mendicante e poi cominciò ad avere le prime parti. Nel 1921 interpretò “I quattro cavalieri dell’Apocalisse” dove ballava il famoso tango insieme ad Alice Terry, fu un trionfo. Cominciò ad interpretare film su film, tra cui “Lo Sceicco”, “Sangue e arena”, “L’aquila nera” e il “Il figlio dello sceicco”. Proprio alla prima di questo film, a New York, fu ricoverato al polyclinic Hospital per un attacco di peritonite e morì all’età di 31 anni il 23 agosto 1926. I funerali si svolsero in pompa magna in un delirio collettivo mai verificatosi prima. Castellaneta ricorda il divo del cinema muto con una lapide sulla casa natale in Via Roma, con un monumento in ceramica alla fine della Passeggiata a lui intitolata e nel Museo documentario presso l'ex-Convento di Santa Chiara, nel cuore del Centro Storico.

gastronomia

I sapori della gastronomia di Castellaneta sono quelli tipici della cucina pugliese. Il tour gastronomico parte con uno dei cibi più poveri: "a ciallèdd": pane secco, inzuppato in acqua, condito con olio extravergine d'oliva, aglio, origano e pomodoro. Se su di uno strato di pasta di pane si cospargono gli stessi condimenti e si inforna si ottiene la focaccia da gustare calda, meglio se ripiena di cipolle, olive nere, capperi, uva passa e filetti di acciughe. Per le festività pasquali si preparano i taralli con zucchero e uova, le tradizionali "scarcèdd. In primavera è il momento dell'agnello "a callarèdd", un brodo ristretto aromatizzato da cipolla, sedano e un pugnetto di cicorie selvatiche. Un posto d'onore nella gastronomia locale va certamente riservato agli involtini di interiore di agnello, i cosiddetti "gnumm'rèdd".  Ma un trionfo di gusto, malgrado la semplicità degli ingredienti, è "u zip'zip", il piatto principe delle fredde serate invernali: un soffritto di pomodorini a pezzetti in abbondante olio d'oliva, aglio e abbondante peperoncino piccante. Non possono mancare i latticini. Uno dei prodotti caseari più tipici della cucina locale è la ricotta forte fermentata che si usa come condimento per le orecchiette con sugo di pomodoro, con i legumi, spalmata sul pane arrostito, sulla focaccia e nei panzerotti fritti.

Mappa castellaneta marina

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